domenica 18 novembre 2012

la preghiera di flanella.

questa è l'ultima volta l'ultimo giorno che sto così
domani cambierò.
sì , mi sveglierò e sarà tutto diverso.
aprirò gli occhi in modo diverso
appoggerò i piedi a terra in modo diverso e cercherò anche le pantofole in modo diverso.
mary ogni sera, nel suo letto, si ripeteva questi pensieri.
mentre sistemava le coperte che inspiegabilmente si arrotolavano tutte su stesse pregava
ma non a Gesù.
ma al suo cuore.
domani devi essere più dolce
e andare.
io ti seguirò ma tu devi essere dolce e andare.
mary era ai bordi del mondo.
troppo silenziosa
troppo rumorosa.
troppo.
poco.
credeva ai miracoli.
e così anche se la mattina il cuore non faceva quello che lei gli aveva chiesto,
la sera parlava di nuovo con lui.
a volte arrabbiata
a volte comprensiva.
sussurrava la sua preghiera
di flanella.
poi di nuovo nel suo mondo
lì sotto le coperta
dove tutto era rassicurante
dove non si poteva sbagliare
dove ci si poteva aprire
dove si poteva cantare ridere facendo rumore
dove si poteva restare ad occhi aperti
dove si poteva parlare
amare
giocare
dire di no
dire di sì.
dire di no.

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