venerdì 10 maggio 2013

una storia.parte seconda

“sei in ritardo di tre minuti.”
Sorrido.
“perché sorridi?non ti ho dato il buongiorno,ti ho detto che sei arrivata in ritardo.cos’è successo stavolta?mentre contavi le rondini che svolazzavano sopra la tua testa ti sei persa?”.
Vado dal signor Buffò tutte le mattine.
Gli porto il giornale,gli preparo la colazione,mi prendo cura  della casa,ma principalmente mi occupo di scrivere a macchina ciò che lui mi detta.
Il signor Buffò è uno scrittore.
Ha scritto parecchi romanzi,saggi di filosofia,articoli su riviste culturali.
In passato la giornata tipo era questa:usciva tutte le mattine alle sette e trenta,comprava il giornale,beveva il caffè al solito bar e andava all’università dove insegnava letteratura.
Al ritorno comprava qualcosa che la moglie gli aveva chiesto, e a casa scriveva fino a tarda notte.
Poi,negli anni settanta  c’è stato l’incidente in macchina.un incidente grande e brutto che ha provocato la morte della moglie e lo ha fatto stare molto male.
Ora il signor Buffò è parzialmente paralizzato,sta sulla sedia a rotelle ed è sempre arrabbiato.
Quando mia madre,sua collega all’università,mi aveva detto che quel suo amico scrittore stava cercando una specie di segretario tuttofare avevo pensato che sarebbe stata un’occasione imperdibile per me.
Avrei guadagnato un po’ di soldi e allo stesso tempo sarei stata a contatto con un vero scrittore.
Ora non la penso così.
Il signor Buffò è antipatico pignolo e si lamenta in continuazione.
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 “allora,questo caffè lo sta raccogliendo in Brasile?non ho tempo da perdere io!”.
Non rispondo mai al signor Buffò.sia perché in generale parlo poco,solo se molto necessario,sia perché le sue parole si tuffano nel mio petto come pietre.e non so che fare.
Mia madre dice che anche questa è gavetta,che si impara così,sopportando in silenzio.
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Penso a dan spesso.
Non perché mi manchi o perché ho voglia di stare con lui.
È che lui per me era un cappotto.
Che mi copriva dal grande freddo.
E ora che non c’è devo ripararmi da sola dalle intemperie.











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